Celiachia e Sindrome dell’intestino irritabile
Disturbi Psicologici e Comportamentali conseguenti alla diagnosi
Ricevere una diagnosi di celiachia, soprattutto durante la fase adolescenziale, può creare forti disagi in quanto comporta importanti cambiamenti nella vita quotidiana.
La rinuncia ai cibi contenenti glutine comporta uno stravolgimento del proprio stile di vita che vede soprattutto coinvolte le uscite con gli amici: feste, aperitivi, pizzerie e luoghi dove è difficile trovare alimenti adatti.
Questa rinuncia può fare nascere un senso di tristezza ed impotenza e può evidenziare la differenza rispetto agli altri, percependosi “diversi”.
La preoccupazione si ha in particolar modo durante i primi appuntamenti con gli eventuali “fidanzatini/e” in quanto si teme tantissimo la “contaminazione” e si teme soprattutto che questa possa avvenire attraverso il bacio tanto desiderato.
E’ utile dopo la diagnosi, soprattutto se questa si presenta in modo inaspettato ed improvviso, affidarsi ad un professionista che aiuti il soggetto ad elaborare l’accaduto e che possa contribuire all’accettazione dell’avvenimento trovando insieme delle strategie che aiutino ad affrontare i primi difficili momenti di adattamento alla nuova situazione.
Diventa essenziale lavorare sulle emozioni che accompagnano questi istanti, per fare in modo di sostituire anche solo in parte la tristezza con la curiosità, che può permettere di affrontare con un atteggiamento maggiormente efficace le sfide che questa diagnosi ci pone.
La sindrome del colon irritabile è un comune disturbo gastrointestinale di natura funzionale che può compromettere in modo significativo la qualità di vita di chi ne è affetto.
Questa sindrome infatti è caratterizzata da sintomi di dolore addominale, associato a un’alterazione della funzione intestinale con cambiamenti che alternano dissenteria a stipsi.
Inoltre, spesso queste manifestazioni sono accompagnate da meteorismo, flatulenza, sensazione di urgenza a defecare, sensazione di evacuazione incompleta, dolore addominale e spesso necessità di evacuare dopo i pasti.
Tutti questi sintomi spesso creano un forte disagio nel soggetto che ne soffre ripercuotendosi nella sua vita relazionale, in quanto spesso compare la paura di uscire, trovarsi in mezzo a tante persone ed essere colto improvvisamente da sintomi incontrollabili.
Questa sindrome arriva a creare un circolo vizioso di pensieri ed emozioni che è difficile da “spezzare” e che contribuisce all’aumento del disagio.
Inoltre, l’attenzione per i sintomi gastrointestinali provoca un incremento della sensibilità viscerale, dell’ipervigilanza e della scelta di stili di coping disfunzionali come la catastrofizzazione.
È probabile che con un’attenta analisi dei pensieri ed emozioni connesse ai sintomi si possa migliorare lo stile di vita del soggetto, cercando di utilizzare delle strategie maggiormente funzionali, che aiutino ad attenuare l’ansia connessa alla presenza della Sindrome.
Dott.ssa Barbara Pizzale
Psicologa dell'età evolutiva
Almese TO
*Disturbi Psicologici e Comportamentali conseguenti alla diagnosi
Dott.ssa Barbara Pizzale
P.I. 12350180019
Iscritto all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Piemonte n. 9281
Laurea in Psicologia Clinica
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