Ambiti di intervento

Traumi e PTSD

Con il termine “trauma” spesso ci riferiamo ad un accadimento, di cui siamo protagonisti od osservatori, di una tale intensità che spesso supera la personale capacità di sopportazione o di assimilazione dell’individuo. Può capitare che si producano delle reazioni emotive e corporee importanti che non sempre il cervello è in grado di elaborare.

Accade quindi che il ricordo del trauma non viene accettato come parte del proprio passato personale e inizia ad esistere indipendentemente dagli schemi precedenti, rimanendo dissociato e dando conseguentemente vita a sintomi. Tra questi flashback, incubi notturni, comportamenti di evitamento e panico conseguente a contatto con riattivatori dell’evento.

Spesso accade anche che coloro che hanno subito dei traumi soffrano di danni generalizzati alla memoria, sia rispetto ad eventi culturali che ad eventi autobiografici. In particolare, la memoria autobiografica ha spesso delle lacune, in quanto l’instaurazione automatica del processo dissociativo rende molto difficile a questi individui ricostruire un resoconto preciso del loro passato e della loro vita attuale. Capita che si instaurino, tra le altre reazioni: vittimizzazione, impotenza e senso di tradimento che fanno sì che questi individui divengano facilmente inclini a suggestionarsi e ad elucubrare spiegazioni dei loro stati emotivi legati al trauma che possono non avere alcun rapporto con l’effettiva realtà delle loro vite.

Per i bambini questi traumi possono essere creati da avvenimenti che per un adulto potrebbero essere secondari ma che per le capacità che il bambino ha sviluppato fino a quel momento sono sovrastanti.

È molto importante riuscire a ripercorrere l’evento, con il contributo di uno specialista, per poter elaborare l’accaduto ed integrarlo conseguentemente nel “normale” vissuto del soggetto, in un continuum lineare della propria storia di vita.

Dott.ssa Barbara Pizzale
Psicologa dell'età evolutiva
Almese TO